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"UNDISCOVERED BARI" Viaggio tra i quartieri della città: si parte con Carrassi martedì 21 ottobre 2025 (BARINEDITA)

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 "UNDISCOVERED BARI" Viaggio tra i quartieri della città: si parte con Carrassi    Barinedita, martedì 21 ottobre 2025 Comunicato Stampa https://www.barinedita.it/eventi-incontri/14323/undiscovered-bari-viaggio-tra-i-quartieri-della-citta--si-parte-con-carrassi L’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare i quartieri e le comunità locali, mettendo in rete associazioni, comitati di quartiere, operatori culturali, artigiani e produttori che da anni custodiscono e raccontano l’anima più genuina della città. Durante questo periodo di potenziamento delle attività, l’InfoPoint sarà aperto dal lunedì al mercoledì con orario ordinario e dalle 9.00 alle 22.00 nei giorni di giovedì, venerdì, sabato, domenica, ponti e festivi, per accogliere cittadini e visitatori con un’offerta sempre più accessibile e partecipata. Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2025, il front office turistico si trasformerà in un vero e proprio hub territoriale: un punto di partenza e di incontro per scoprire ...

PALAZZO TEODORO MASSA

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  La sua importanza è data dal fatto di essere uno dei pochi edifici storici del quartiere Carrassi di Bari sopravvissuti alle demolizioni avvenute a partire dal Secondo Dopoguerra. È questa la storia del “Teodoro Massa”: un complesso costituito da tre fabbricati uniti da un cortile interno che si staglia da quasi un secolo tra viale della Repubblica e via Guido de Ruggiero, a due passi dalla Chiesa Russa. Conosciuto dai più come “Palazzo dei mutilati”, fu eretto nell’ex contrada San Lorenzo tra 1929 e il 1930 per volere di Mussolini al fine di dare una casa agli eroi di guerra rimasti inabili a causa del primo conflitto mondiale. 

ARCHITETTURA DEL PERIODO FASCISTA

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  Il complesso anni venti e trenta fu realizzato con il cosiddetto muro a sacco alla romana: quasi tutte le mura sono portanti, larghe alla base qualcosa come 60 centimetri o più e realizzate con grossi blocchi irregolari di tufo interrotte nello sviluppo verticale ogni metro o metro e mezzo da uno o due corsi di mattoni, con sempre una fila di mattoni appena sotto al solaio, con stipiti in laterizi e con l’utilizzo di archi o piattabande o semplici architravi in calcestruzzo su porte e finestre; i blocchi di tufo delle dimensioni di trenta – cinquanta centimetri per lato tendevano ad essere disposti in modo da realizzare compattamente le due superfici esterne della parete, mantenendo all’interno del muro dello spazio, generato dall’irregolarità dei blocchi, che veniva riempito solo parzialmente dalla malta, probabilmente per risparmiare sul suo impiego, creando qua e là una sorta di intercapedine d’aria interna al muro che genera un isolamento termico notevolissimo; in pratica ...

Palazzo Teodoro Massa 1929 - 1930

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