ARCHITETTURA DEL PERIODO FASCISTA

 

Il complesso anni venti e trenta fu realizzato con il cosiddetto muro a sacco alla romana: quasi tutte le mura sono portanti, larghe alla base qualcosa come 60 centimetri o più e realizzate con grossi blocchi irregolari di tufo interrotte nello sviluppo verticale ogni metro o metro e mezzo da uno o due corsi di mattoni, con sempre una fila di mattoni appena sotto al solaio, con stipiti in laterizi e con l’utilizzo di archi o piattabande o semplici architravi in calcestruzzo su porte e finestre; i blocchi di tufo delle dimensioni di trenta – cinquanta centimetri per lato tendevano ad essere disposti in modo da realizzare compattamente le due superfici esterne della parete, mantenendo all’interno del muro dello spazio, generato dall’irregolarità dei blocchi, che veniva riempito solo parzialmente dalla malta, probabilmente per risparmiare sul suo impiego, creando qua e là una sorta di intercapedine d’aria interna al muro che genera un isolamento termico notevolissimo; in pratica grazie al materiale usato particolarmente traspirante (tufo e mattoni), allo spessore delle mura. I solai sono realizzati con travi a doppio T di ferro e foratoni; tipicamente le travi sono sottodimensionate rispetto agli standard contemporanei, come in tutti i palazzi di fine 800 inizio 900 e non solo; a volte venivano utilizzate voltine sui soffitti che generalmente sono situati ad una altezza di quasi 400 centimetri. Le maestranze impiegate nel cantiere al tempo erano numerosissime: c’erano manovali, tagliatori di pietre, produttori di mattoni e ancora scalpellini, fabbri, decoratori, cordai e molti altri artigiani. Le pareti esterne erano solitamente rifinite ad intonaco e colorate utilizzando pitture al latte di calce (almeno in origine) con colori dominanti giallo ocra e rosa pompeiano. Una caratteristica  è che riportano sulla facciata uno stucco con lo stemma “nobiliare”. All'entrata principale c'è una grande porta monumentale, lavorata artigianalmente, l'immenso interno con l'antica portineria è illuminato da alte vetrate in ferro battuto e vetri colorati originali. All’interno del complesso romanico, ci sono due cortili, per dar luce e aria agli ambienti che vi si affacciano, ed entro tutto il perimetro del complesso un grande spazio verde (oggi con con giardino, parcheggio ed una grande Sala condominiale). Troviamo un complesso di ambienti sotterranei (sostruzione), che arrivano sino via Pasquale Fiore, sotto lo spiazzo antistante l'edificio principale, i rifugi antiaerei.

 


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